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M i chiamo A., ho 32 anni, sono in missione ad Atene da 4 anni.

Attualmente siamo sei volontari provenienti da Germania, Austria, Ucraina, Romania, Polonia e Francia. Il nostro piccolo team riflette l'immagine del nostro paese multiculturale!

La Grecia è un paese pieno di paradossi, dove la luce del sole e i bellissimi paesaggi si scontrano con le realtà più oscure dell'umanità. Dai senzatetto ai tossicodipendenti incontrati per le strade di Atene, dai rifugiati ai pensionati greci che lottano per sopravvivere, dai bambini immigrati ai vicini del nostro palazzo, tutti hanno un cuore che aspetta di essere consolato e illuminato.

 
 

Le nostre giornate si articolano tra visite alle famiglie, accompagnamento sociale dei rifugiati, visite ai senzatetto, visite agli anziani in casa di riposo, visite ai disabili, attività socio-culturali con un gruppo di adolescenti immigrati, sostegno scolastico, visite ai tossicodipendenti. Ogni incontro è un'occasione per un surplus di presenza, soprattutto in questa terra devastata dalla partenza di migliaia di greci dall'inizio della crisi economica del 2008 e dall'afflusso di milioni di migranti che sognano di entrare in Occidente.
Molti si stupiscono quindi quando dico loro che voglio vivere in Grecia e che la nostra missione è quella di stare con i bisognosi. Con la nostra presenza e la nostra amicizia, con tutte le attività che organizziamo, il nostro desiderio è quello di offrire a tutte queste persone una casa dove possano riposare per qualche ora.

Ripenso alla nostra vicina A., che ieri sera è venuta a festeggiare il suo compleanno.
Ci eravamo preoccupati di prepararle una bella festa, perché tra il marito, che la denigra totalmente, e i suoi due figli, che fa fatica a crescere, si sente terribilmente sola. Seduta accanto a lei, ricevo le sue confidenze: il desiderio di avere una bella casa, la tristezza di non aver visto la figlia maggiore per più di 12 anni, il bisogno di avere finalmente dei documenti, il timore di non dare il meglio di sé ai due più piccoli. I suoi occhi sono troppo spesso tristi, e la nostra amicizia non basta a riempire il vuoto di tutti quegli anni di speranza per una vita migliore. Ma la nostra presenza è un aiuto per lei in certi momenti, e la nostra casa il luogo in cui è ascoltata e amata.

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